sabato 28 marzo 2020

STEP#04 MITOLOGIA

IL LABIRINTO

Un costruttore si basa su un proprio schema di lavoro per progettare e costruire la propria opera.
Fu proprio così che Dedalo, personaggio presente nella mitologia greca, costruì il famoso Labirinto, nominato per la prima volta nel Mito del Minotauro.
Quest'ultimo narra del Minotauro, creatura per metà uomo e metà toro, nato dall'unione di Pasifae (moglie del re di Creta Minosse) con un toro, donato a scopo di sacrificio dal dio Poseidone al re.
Minosse, non potendo uccidere il Minotauro, commissionò a Dedalo, famoso architetto greco, la costruzione di un labirinto in cui rinchiuderlo. Nacque così il famoso labirinto, costituito da un intrico di corridoi e di vicoli ciechi, in cui è impossibile la via di fuga.
La tradizione tramanda l'idea che lo stesso Palazzo di Cnosso sia il labirinto stesso.
Una versione di questo mito narra che Minosse, pur di custodire il segreto, fece rinchiudere all'interno del labirinto anche lo stesso Dedalo con il figlio Icaro. Padre e figlio riuscirono ad uscire grazie ad un'invenzione del costruttore: delle ali costruite con piume d'oca e cera. La storia narra come solo Dedalo riuscì a salvarsi, poiché il figlio, avvicinatosi troppo al Sole, fece sciogliere la cera e precipitò in mare.
A questo mito è correlato il mito di Teseo che, grazie all'aiuto di Arianna (figlia di Minosse), riuscì ad orientarsi all'interno del Labirinto e ad uccidere il Minotauro.





Palazzo di Cnosso






mercoledì 25 marzo 2020

STEP#03 UN' IMMAGINE: MANDALA










Mandala: disegno della tradizione buddista, secondo la quale rappresenterebbe il cosmo.
Si basa su uno schema ripetitivo di immagini, che convergono ad un punto centrale.

STEP#02 UN PO' DI STORIA

L'origine del termine "schema" è collegata al greco e allo sanscrito.
Nell'Antica Grecia lo ritroviamo protagonista nell'ambito filosofico di molti autori e correnti: nel sillogismo di Aristotele, ad esempio, dove si parla di un ragionamento svolto partendo da due premesse per giungere ad una conclusione, ma allo stesso tempo è nella Culla della Civiltà che è nato Pitagora, filosofo e matematico, inventore del famoso Teorema.
Studiando però autori più vicini a noi, ci imbattiamo nello studio di Freud, padre della psicoanalisi, che schematizza l'inconscio.
Nella lingua latina si traduce con "forma, -ae", ma questa traduzione corrisponde anche a "bellezza, aspetto". Questa correlazione non è evidenziata nella lingua italiana ma, ragionandoci, la bellezza non è una schematizzazione mentale, seppur non strettamente soggettiva?
Nella studio della stessa lingua latina ci imbattiamo nelle declinazioni, ad esempio, che sono una schematizzazione dei vari sostantivi di diversa tipologia. Questo mostra come lo schema addirittura sia alla base di una lingua, ma non solo: è presente nell'organizzazione di ogni disciplina, seppur nata in epoche differenti.
Leggendo una poesia di qualsiasi epoca ci si imbatte nello schema metrico di questa per esempio, ma è presente anche nelle nozioni che ci hanno trasmessi i differenti autori, non solo della letteratura: tramite i loro lavori sono giunti a noi concezioni mentali di altri tempi, come quella religiosa.
Possiamo dire che questo termine sia nato simultaneamente alla nascita dell'uomo, perché l'uomo, sin dagli albori della civiltà, iniziò a schematizzare mentalmente ogni cosa intorno a sé, seppur inconsapevolmente. 
L'uomo stesso, attraverso il cervello, percepisce il proprio corpo come un' unità indipendente dall'esterno (si parla di "schema corporeo"). 


Mi piace pensare che questo termine non abbia una vera e propria data di nascita, ma che fosse già presente alla nascita delle specie umana, se non prima.
La nascita dell'Universo, per esempio, non è avvenuta seguendo uno schema, sia da un punto di vista religioso sia da un punto di vista scientifico?
















Fonti:



IL GIORNO DI DANTE

Dante in viaggio

LA DIVINA COMMEDIA



La "Divina Commedia" narra del viaggio di Dante attraverso tre mondi: Inferno, Purgatorio e Paradiso.
Il componimento è suddiviso in modo molto schematico: 1 canto di introduzione, 33 canti per l'Inferno, 33 per il Purgatorio e 33 per il Paradiso.
Ciascun mondo visitato è suddiviso in modo schematico e differente l'uno dall'altro.
L'Inferno è suddiviso in 9 cerchi, ciascuno dei quali contiene peccatori di origine differente, preceduti però dalla Selva Oscura e dall'Antinferno.
Il primo è il Limbo, che è un cerchio a sé: sono presenti infatti individui che non hanno commesso peccato, ma essendo privi di battesimo, non hanno potuto avere la visione di Cristo.
Il secondo contiene i Lussuriosi, il terzo i golosi, il quarto gli avari e i prodighi, il quinto gli iracondi e gli accidiosi, il sesto gli eretici e gli epicurei, il settimo i violenti, l'ottavo i fraudolenti e il nono i traditori.
A sua volta alcuni cerchi sono suddivisi ulteriormente, come il Settimo in tre gironi.
Il Purgatorio è suddiviso in 7 cornici, secondo i 7 peccati capitali che devono essere espiati:
superbia, invidia, ira, accidia, avarizia, gola e lussuria. Il Purgatorio è preceduto dall'Antipurgatorio, suddiviso a sua volta in differenti parti.
Il paradiso ha una struttura particolare: si basa sulla teoria geocentrica Tolemaica e Aristotelica, che prevede la Terra al centro dell'Universo e attorno ad essa sono presenti nove sfere concentriche, responsabili del movimento dei pianeti. Il Paradiso è suddiviso in 9 cieli: Luna,  Mercurio, Venere, Sole, Marte, Giove, Saturno, Cielo delle stelle fisse e Primo Mobile.

Molto curiosa è la "Legge del Contrappasso", secondo la quale, in modo molto schematico, nell'Inferno le pene da scontare debbano essere distribuite secondo il concetto "tanto è più grave la pena tanto più lo sarà anche la punizione nel proprio girone".



I tre mondi


















Fonti:
https://it.wikipedia.org/wiki/Paradiso_(Divina_Commedia)
https://it.wikipedia.org/wiki/Purgatorio_(Divina_Commedia)
https://it.wikipedia.org/wiki/Inferno_(Divina_Commedia)

martedì 24 marzo 2020

STEP#O1BIS TRADUZIONE

TRADUZIONE IN ALTRE LINGUE







Grecoσχέδιο


                                 

Spagnolo: Estructura  

  
                                                                         
                                                                                                    



Inglese: Scheme



Francese: Disposition
                                                                                                    

         
Arabo: مخطط
Latino: Forma, -ae

venerdì 20 marzo 2020

STEP#01 ETIMOLOGIA E DEFINIZIONE

UN INIZIO: DEFINIZIONE ED ETIMOLOGIA

Il termine "Schema" deriva dalla radice sanscrita sak-il cui significato è "sostenere, rendere saldo".Da questa si ricollega al greco σχῆμα -ματος (schema, schematos), che significa "forma, aspetto, configurazione".  Quest'ultimoa sua volta, trae origine dal verbo ἔχω (echo), il cui significato è " io ho, io posseggo", e il cui futuro è σχήσω (scheso), che corrisponderà, di conseguenza, a "io avrò".
Questo sostantivo, a seconda dei contesti, ha differenti significati: in generale, indica un modello convenzionale, semplificato rispetto alla più complessa realtà, ad esempio di un problema. 
Comunemente viene utilizzato per indicare un piano preliminare, più o meno semplificato, di un lavoro qualsiasi: dagli appunti scolastici, ad esempio, allo schema di gioco di una squadra sportiva.
Può indicare la configurazione stessa di una qualsiasi struttura, nell'insieme delle sue parti e nella distribuzione dei singoli elementi. Ad esempio, in neuropatologia si intende con "schema corporeo" l'immagine spaziale del proprio corpo percepito dal cervello come unità, oltre che come un oggetto nello spazio, indipendente da altri oggetti esterni.
Può essere utilizzato per indicare un modello rigido e chiuso, come in campo letterario, dove per molti secoli, ad esempio, è evidenziata una particolare concezione mentale della donna.
Nella metrica classica identifica la successione costante delle brevi, delle lunghe o delle sillabe ancipiti di un verso, indicate con segni convenzionali, mentre nella metrica italiana la disposizione delle rime in una strofa, espressa con lettere dell’alfabeto.

È un termine che si trova alla base di molte discipline scientifiche, come la fisica ad esempio, dove viene utilizzato per indicare un modello astratto che, eliminando gli elementi che si presumono trascurabili, permette di descrivere in modo più chiaro e semplice fenomeni naturali molto complessi.
Allo stesso modo lo possiamo trovare alla base anche di discipline differenti da quelle scientifiche, come la filosofia. I filosofi e le correnti filosofiche presentano sempre, in qualche modo, una schematizzazione del proprio pensiero in modo più o meno esplicito, come ad esempio in Hegel, dove si può trovare un’evidente suddivisione schematica di diversi concetti, come lo Spirito.

Il mio compito sarà quello di scovare le diverse sfaccettature di questo termine, molto utilizzato nella vita di tutti i giorni, e allo stesso tempo di evidenziarne le connessioni con la Filosofia e l’Ingegneria, per poter mettere in luce quanto queste due discipline, seppur molto differenti, abbiano più elementi in comune di quanto si pensi.