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| Lévi-Strauss |
Lévi-Strauss viene considerato il padre del concetto di "struttura", ossia uno schema su cui si basa qualunque cosa. Lui prende come concetto principale della sua indagine antropologica il concetto di struttura come "sistema di relazioni latenti nell'oggetto", convinto che questo sia alla base delle relazioni in ogni civiltà umana. Nelle "Strutture elementari della parentela" l'autore approfondisce le relazioni della parentela, partendo dalle relazioni nei primitivi da lui osservati in Brasile, analizzando aspetti particolari come il matrimonio preferenziali tra cugini paralleli o incrociati. Riesce a mostrare come tutti questi comportamenti siano espressione di un unico modello strutturale elaborato a partire da alcuni principi elementari.
L'elemento centrale della costituzione dei gruppi di parentela è l'unione matrimoniale.
Ogni società umana aggiunge a questo il divieto dell’incesto, che rappresenta una possibilità della famiglia di stabilire relazioni esterne che rafforzano la solidarietà sociale, cioè una struttura essa stessa. La proibizione dell’incesto è la costante universale che segna il passaggio dal puro stato di natura a una società umana seppure minimamente organizzata. Nelle stesse società antiche l’incesto era comunque spesso presente nelle famiglie che detenevano il potere, con l’evidente scopo dell’autoconservazione dello stesso.
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| "le strutture elementari della parentela" |
Fonti: http://www.sapere.it/sapere/strumenti/studiafacile/filosofia/La-filosofia-contemporanea/Strutturalismo-e-i-suoi-sviluppi/Claude-L-vi-Strauss.html
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